LA SMIELATURA
1. Quando il miele è maturo, le api lo proteggono con un opercolo di cera. E’ il momento di estrarre il miele.
2. Procediamo alla misurazione del naturale contenuto d’acqua nel miele che può essere effettuato con il rifrattometro, uno strumento che consente un controllo rapido della percentuale di umidità del miele, per una buona conservazione sarebbe opportuno che non fosse superiore al 18%.
Se il miele risulta umido viene lasciato dentro i telaini dentro al laboratorio con un deumidificatore ambientale apposito per poter diminuire tale dato.
3. Successivamente iniziamo a disopercolare i telaini in modo manuale ci serviamo di forchetta e coltello appositi per l’operazione.
4. Mettiamo i telaini dentro lo smielatore elettrico e poi facciamo partire la macchina che per forza centrifuga riesce a svuotare le cellette che contengono il miele.
5. Raccogliamo il miele dentro secchi posti sotto il rubinetto dello smielatore, per poi passarlo attraverso due filtri, il primo a maglie più larghe, il secondo più fitto per poter eliminare corpi estranei.
6. Il miele resterà a riposare nel contenitore di acciaio inossidabile da alcuni giorni a qualche settimana, durante questo periodo si andrà a formare una schiuma in superficie, che successivamente andremo ad eliminare.
7. La cera che viene tolta durante la disopercolatura viene messa nel torchio per poter recuperare ulteriormente del miele rimasto.